Paolo Condò, volto di Sky Sport, è intervenuto a Radio Bruno Toscana. Queste le sue parole: "Da lontano si vede una Fiorentina che è entrata nel gruppo delle squadre che non hanno più nulla da chiedere al campionato: c'è ancora una partita che conta per i viola, due se estromettono l'Atalanta. L'esperienza insegna che in momenti del genere è difficile stimolare i giocatori a dare il massimo: la sconfitta contro il Frosinone lo testimonia. Sedici pareggi dai tempi in cui la vittoria vale tre punti sono un dato negativo. La Fiorentina poteva e doveva essere tranquillamente nella posizione dov'è ora il Torino e giocarsi un posto in Europa".

Condò ha un'idea precisa su Pioli: "Aveva tutti i diritti di concludere la stagione, ma le sue dimissioni sono state forzate dal comunicato della società. Quando il tecnico aveva fatto capire un mese fa che le strade si sarebbero separate a fine stagione, aveva aperto un dibattito che ha avuto la sua parte nel deteriorare la situazione".

Si parla anche dell'arrivo di Montella: "Ha portato la Fiorentina al quarto posto che ora vorrebbe dire Champions League: dopo ha avuto diversi fallimenti, ma non dimentichiamoci che ha vinto la Supercoppa con il Milan e ha buttato fuori il Manchester dalla Champions. E' chiaro che l'Aeroplanino è a caccia di rivincite e questo è un bene. Montella va interpretato anche come ramoscello d'ulivo che i Della Valle pongono al tifo fiorentino perché a Firenze tutti lo stimano".

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