L'ex direttore dell'area tecnica della Fiorentina, Pantaleo Corvino, su Tuttosport, chiamato in causa sull'argomento Federico Chiesa, spiega: "Durante il mio primo ciclo a Firenze, apportai la firma sul primo cartellino di Federico alla Fiorentina. Mentre all'inizio del mio secondo periodo in viola, me lo ritrovai che aveva un contratto a 25 mila euro e sarebbe andato a scadenza l'anno successivo. Nei primi giorni sedetti subito a parlare con il padre e con Federico. In virtù degli ottimi rapporti e soprattutto del loro attaccamento, chiesi loro una lunga disponibilità a rimanere in viola. Dissi che pur così giovane Federico sarebbe potuto diventare un titolare nella Fiorentina. Dopo aver discusso animatamente, compresi quanto fosse totale il loro attaccamento alla maglia e alla città. Poi la fortuna e il coraggio di Paulo Sousa vollero che Borja Valero fosse squalificato alla prima di campionato in casa della Juventus e che Chiesa partisse dal primo minuto".

Corvino parla anche dell'accordo raggiunto con la società bianconera, sempre per Chiesa, che saltò dopo l'arrivo di Commisso: "Avevo un accordo di massima con l'allora DG bianconero Paratici per 40 milioni più Demiral e Spinazzola, il primo a titolo definitivo, il secondo in prestito con diritto di riscatto. Sì, il cambio di proprietà fece saltare tutto".


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