Nonostante un miglior rendimento nelle ultime gare, tenuto conto anche della relativa forza (a parte il Milan) degli avversari sia in campionato che in Conference, la Fiorentina ha comunque bisogno di una cura ricostituente.

Rinforzi sono necessari per provare a centrare l’obiettivo stagionale indicato dal presidente Commisso: fare meglio della stagione scorsa. Ovvero arrivare sesti, oppure conquistare l’Europa vincendo una coppa.

Con il campionato in letargo fino ad anno nuovo, è inevitabile centrare l’attenzione sul mercato in entrata e in uscita. Del secondo, lo confesso, mi interessa poco. Stavolta “perle” rare da cedere non ve ne sono.

Voglio invece giocare d’anticipo (alla Vierchowod) su possibili arrivi. Spero di non sentire o leggere che il primo acquisto della Fiorentina, a gennaio, sarà il recupero di Castrovilli. Ho vissuto gli anni viola delle vacche magre in cui la società dichiarava che il primo acquisto era essere riusciti a trattenere Antognoni. E il mercato si fermava lì. Altri tempi e, soprattutto, lo affermo col massimo rispetto per Castrovilli, altro livello di giocatore.

Il centrocampo della Fiorentina ha un gran bisogno di qualità e Castrovilli, se tornerà quello della sua prima stagione in viola o delle ultime gare prima dell’infortunio, potrà dare un contributo fondamentale alla crescita della squadra. Ma su tempi e rendimento non possono esservi certezze.

Ecco quindi la necessità di un mercato invernale che contraddica quelli degli ultimi anni. Che faccia scordare i Tino Costa, i Benalouane, i Malquit, i Kokorin.

Facciamo così: se il primo acquisto dovesse essere Castrovilli, partiamo dal secondo.

Così è se mi pare – E’ la somma che fa il totale… o no?
E’ la somma che fa il totale, diceva Totò. Ma non sempre è così, almeno per la Fiorentina. Contro il Milan la squad...

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