Rocco Commisso è il nuovo proprietario della Fiorentina. Per conoscere meglio il nuovo proprietario della squadra viola, Fiorentinanews.com ha intervistato Max Cristina, direttore di MLSSocceritalia.com ed esperto conoscitore del calcio statunitense.

Rocco Commisso è piombato su Firenze a gamba tesa dopo il tentativo fallito col Milan. Può essere all’altezza del calcio italiano?

L'entusiasmo non gli manca e il fatto che abbia provato più volte a investire nel calcio italiano è sintomo che non è un personaggio in cerca di pubblicità per poi sparire. Sappiamo che non ha provato solo con il Milan, ma la Fiorentina è sicuramente una vetrina importante su cui investire.

Non è il primo proprietario Nordamericano nel nostro campionato (con l'americano Pallotta e il canadese Saputo), ma è un imprenditore presente, non ha fatto un acquisto tanto per farlo, e con i suoi uomini di fiducia saprà essere protagonista nel nostro calcio in una piazza calorosa come quella di Firenze. Insomma, nelle cose in cui si tuffa lo fa con la testa, non per sfizio.

 È arrivato nel mondo del soccer ripescando da un probabile fallimento i Cosmos. Qual’e stato il suo impatto sul calcio americano e perché, ad oggi, i Cosmos non sono una squadra di prim’ordine visto il patrimonio di Commisso.

Diciamolo subito, ha salvato i NY Cosmos da un sicuro fallimento versando liquidità nelle casse societarie, salvando giocatori e dipendenti e arrivando in finale di NASL (nell'ultima storica stagione). I Cosmos non sono una squadra di prim'ordine perché non giocano nel primo livello del calcio nordamericano (la MLS), ma campionati paralleli che hanno l'ambizione - al momento utopistica - di competere con la Major League Soccer sotto tutti i punti di vista. Fallita l'ennesimo tentativo di NASL, per i Cosmos i tempi sono sempre più duri anche se per molti New York sono i Cosmos e non il New York City FC già di Pirlo e Villa o men che meno i NY Red Bulls che giocano in New Jersey.

 Di che reputazione gode il nuovo doppio proprietario di Fiorentina e Cosmos, nel mondo del soccer?

Commisso non passa certo inosservato, è entrato nel calcio al grido di rivoluzione e dagli Stati Uniti sta combattendo una battaglia contro la Federazione Americana che va avanti da ormai diversi anni. Vuole l'introduzione della "Pro/Rel" (promozioni-retrocessioni), è apertamente schierato contro il rapporto tra USSF e MLS e ha citato il caso alla Fifa. Insomma, purtroppo non vedremo mai i NY Cosmos in MLS e questo vuol dire giocare in campionati minori, senza palcoscenici di prim'ordine in attesa di combattere - al fianco di altri potenti imprenditori - una battaglia sanguinosa e potenzialmente infinita.

Immagina, da conoscitore del mondo calcistico Usa, che questo affare possa collegare in futuro il mondo usa con quello della serie A?

Sicuramente è una possibilità ma difficilmente con la Major League Soccer per i rapporti che descrivevo prima, il mondo Usa e la Serie A sono già collegate tramite Joey Saputo. Nel giro di conoscenze di Commisso e Joe Barone ci sono imprenditori italiani e italo-americani che stanno portando avanti diversi progetti calcistici interessanti con giovani calciatori italiani e non solo, con squadre che giocano nelle serie minori americane e in passato, proprio con la Fiorentina, c'è stato qualche scambio a livello di calcio femminile. Insomma, per Commisso il ritorno in Italia credo sia stato un investimento importante e addirittura meno costoso di prendersi una franchigia in MLS (affiliazione da 200 milioni di dollari più spese accessorie imponenti), ma sicuramente potrà aprire nuove strade magari non per la prima squadra ma ai livelli subito sotto. Ma è solo una mia sensazione.

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