In poco meno di due mesi è successo di tutto in casa Fiorentina. L’annuncio dell’arrivo di Rino Gattuso, poi il divorzio dopo ventidue giorni che ha lasciato tutti increduli e infine la scelta di Vincenzo Italiano. Il profilo dei due allenatori è sicuramente diverso, così come le scelte di mercato che farà nelle prossime settimane la dirigenza gigliata.

Con Ringhio la Fiorentina avrebbe sicuramente agito in modo più celere, vista la richiesta di avere giocatori pronti fin dal ritiro di Moena per cominciare a costruire la squadra. Acquisti da fare veloce, ma anche una vera e propria rivoluzione che avrebbe stravolto il parco giocatori viola. Con Italiano, invece, la Fiorentina si è presa molto più calma e il tecnico viola valuterà tutti i giocatori presenti nella rosa attuale. Anche quelli che sotto la guida tecnica di Gattuso sarebbero stati sicuramente ceduti.

In tal senso, un crocevia importante è il ritiro di Moena che prenderà il via nella giornata di domani. Potrebbero rientrare in gioco calciatori come Pezzella e Pulgar, che con Ringhio erano di fatto già stati messi alla porta. E che potrebbero tornare in auge con Italiano: il primo al centro della difesa e con un rinnovo ancora da definire, il secondo in cabina di regia. E giovani come Sottil vedono aumentare enormemente le possibilità di trovare spazio, dato che il tecnico siciliano non teme di dare fiducia a dei giovani di talento.

Discorso opposto per Lirola: lo spagnolo poteva rimanere a Firenze con Gattuso, che stava provando a convincerlo, mentre con il tecnico siciliano sarà sicuramente ceduto. Se con Ringhio l'idea era di avere giocatori pronti fin da subito, con Italiano si va verso la strada della linea verde. Giovane e talentuosa, così sarà la Fiorentina del futuro. 


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