Solo un anno fa era al centro del progetto di Pantaleo Corvino e Stefano Pioli, che in lui vedevano il prototipo della punta perfetta della Fiorentina, ma adesso il futuro di Giovanni Simeone alla Fiorentina sembra tutt’altro che roseo. Dall’arrivo di Vincenzo Montella l’argentino ha dovuto fare i conti con la scarsa lucidità in fase realizzativa mostrata negli ultimi mesi, restando più volte in panchina a favore del tridente Chiesa-Muriel-Mirallas, tridente che a causa delle ultime scelte di mercato il tecnico napoletano non avrà più a disposizione.

Nelle ultime settimane si era fatto avanti il Sassuolo, società che tenendo conto dell’affare Lirola pare essere in buoni rapporti con i viola, ma la Fiorentina ha risposto picche: troppo bassa l’offerta dei neroverdi presentata a Daniele Pradè. In queste ore è uscita la notizia di un interesse forte della Lazio per il Cholito, che avrebbe la possibilità di affrontare una piazza già conosciuta e vissuta dal padre. Visti i buoni rapporti della famiglia Simeone con la città e l’ambiente biancocelete, Giovanni sarebbe disposto anche a partire da riserva di Immobile, ma con l’idea di ripartire da zero a livello psicologico e pronto a dire l sua non appena dovesse arrivare la giusta occasione.

L’affare potrebbe prendere corpo sulla base di un prestito annuale con il diritto di riscatto ad una cifra attorno ai 15 milioni: valutazioni e cifre che ammortizzerebbero ampiamente i 18 milioni spesi due anni fa per strapparlo al Genoa. L’inganno dov’è? La Fiorentina rissa l’ennesimo rimpianto: se l’argentino alla Lazio dovesse rivelarsi un colpo di mercato per la Fiorentina il contraccolpo sarebbe duplice. Rischiare di venderlo ad un prezzo troppo basso e ritrovarsi una diretta concorrente per l’Europa rafforzata da tuo investimento passato. 


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