Con l’approdo a Firenze di Arthur Cabral e la partenza di Dusan Vlahovic, la Fiorentina è pronta a ripartire “all’attacco”. Questi ultimi giorni frenetici, che hanno visto l’allontanarsi del centravanti serbo, sono stati accompagnati dalla febbricitante attesa per il sostituito, individuato nell’ormai ex bomber del Basilea. Insieme agli acquisti di inizio mese di Ikonè e Piatek, la Fiorentina ha rivoluzionato il proprio reparto avanzato, con ben due terzi del tridente che sono stati cambiati rispetto a inizio stagione.

La Fiorentina di Italiano aveva cominciato con il trio Gonzalez-Vlahovic-Callejon per ritrovarsi, appena metà campionato dopo, con due nuovi interpreti offensivi. L’acquisto dell’ala francese Ikonè andrà a occupare il posto che -con più bassi che alti- aveva ricoperto Callejon fino a questo momento. Se l’ex Lille avrà un compito abbastanza facile nel non far rimpiangere il suo predecessore, quello di Cabral si presenta già più ostico. Venire nel campionato italiano con l’obiettivo di rimpiazzare il capocannoniere non è cosa da poco, ma gli ottimi numeri della stagione corrente del brasiliano lasciano ben sperare i tifosi viola.

 

Non solo da un punto di vista individuale, ma anche sul piano tattico, l’attacco di Italiano cambierà faccia. Ikonè, come già visto nell’ultima uscita a Cagliari, è un esterno atipico, merito della sua qualità di accentrarsi e servire la sovrapposizione del terzino. Nel suo modo di interpretare il ruolo, il francese gioca più da trequartista, quasi da numero 10. Se le statistiche al Lille non parlavano di un attaccante molto prolifico sotto porta, sicuramente illustravano una situazione che si è subito vista anche a Firenze: Ikonè è un assistman nato. Napoli e Genoa ne sanno qualcosa.

Cabral, d’altro canto, è ancora tutto da scoprire. Di certo, il fatto che sia stato appena eletto miglior giocatore del 2021 del campionato svizzero, la dice lunga sulle sue qualità, non solo in veste di bomber. La punta brasiliana, infatti, è nota per sapersi sacrificare per la squadra e aiutare i compagni arretrati a salire. Il suo fisico poderoso lo aiuta non solo a liberarsi dalle marcature, ma anche a proteggere col corpo la palla. Inoltre, l’abilità balistica del nuovo bomber viola -che ha segnato più di un gol tra rovesciate e colpi di tacco- è un dettaglio da non trascurare. La sua grande sfida, certamente molto stimolante, sarà -in primis- quella di ambientarsi in uno dei campionati più difficili d’Europa e successivamente anche quella di far dimenticare ai tifosi della Fiorentina il nome di Dusan Vlahovic.

LORENZO CIABATTINI


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