Nazionale, Fiorentina prosegue l’intervista al difensore della Primavera viola, Christian Dalle Mura, protagonista in maglia gigliata ma anche in campo internazionale. Dal Mondiale al ricordo di Davide Astori, il giovane calciatore si racconta a Fiorentinanews.com nell'intervista di Dario Baldi e Filippo Razzolini.

Con l’Italia Under 17 hai giocato con Pirola dell’Inter, con cui hai composto una coppia centrale tutta mancina, cosa tutt’altro che comune. Come ti sei trovato e pensi la soluzione funzioni bene?

Prima dell’Europeo non avevo mai giocato sul centro-destra assieme ad un altro mancino, però devo dire che mi sono trovato abbastanza bene. Ci siamo divisi il campo a metà, e non cambia poi così tanto rispetto a quando gioco sul centro-sinistra. Le differenze maggiori riguardano gli appoggi, l’orientamento dei piedi. Per ciò che riguarda invece l’impostazione mi sono trovato anche meglio, perché guidando il pallone col sinistro posso aprirmi meglio il campo e avere una visuale migliore.

Quali obiettivi ti sei prefissato come calciatore e cosa credi di dover ancora migliorare per poter arrivare ad un debutto con la Fiorentina? Qual è il tuo sogno?

Il sogno che ho fin da piccolo è quello di vincere qualcosa, in particolar modo il Mondiale con la Nazionale. So che è molto ambizioso come sogno, ma certo non è un male. Spero di poter esordire con la Fiorentina il prima possibile, anche se ancora devo lavorare tanto, soprattutto sulla determinazione. Devo diventare più cattivo, e col mister Bigica sto lavorando molto su questo aspetto, in cui sono cresciuto. Dovrò migliorare anche sulla velocità negli spazi stretti, perché le mie leve mi rendono un calciatore più a proprio agio negli spazi larghi.

Come difensore centrale mancino, quanto è stato ed è importante il Capitano Davide Astori come modello? Hai avuto la possibilità di conoscerlo e di avere suoi consigli?

Purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscerlo e parlarci in privato, però è sempre stato un mio modello di ispirazione, in quanto difensore centrale della Fiorentina e sempre in Nazionale. E’ stato un grandissimo uomo oltre che calciatore, difensivamente credo che venisse subito dopo Chiellini e Bonucci. Ha lasciato un vuoto incolmabile in questa società, e quest’ultima sta ricordando con onore la sua vita e ciò che ha fatto. Spero un giorno di poter esordire ed indossare la fascia da capitano che è ora sul braccio di Pezzella, sarebbe veramente la realizzazione di un altro sogno nel cassetto.

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