Il direttore dell'ASL Napoli Antonio D'Amore ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo per fare chiarezza sulla situazione riguardante la prossima giornata (contro la Sampdoria) in casa Napoli: la cosa potrebbe interessare la Fiorentina in quanto è prevista la sfida tra azzurri e viola il 12 gennaio in Coppa Italia, partita che potrebbe essere ora a rischio. Ecco le sue parole: "Covid-19? Secondo l'ultima normativa entrata in vigore bisogna rispettare l'isolamento per cinque giorni e al quinto si fa il tampone, per chi non ha il booster per sette. Nessun altro può recarsi sul luogo di lavoro perché gli verrebbe controllato il Green Pass, e tre calciatori del Napoli non ce l'hanno. Il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL applica la circolare che riceve da Draghi; quei calciatori per noi devono ricevere lo stesso trattamento delle altre persone e posti in isolamento".

Prosegue: "Mascherina FFP2 anche per chi ha la dose booster? Le regole della FIGC superano quelle del Ministero della Salute, come per il caso Djokovic: io lavoro per la sanità e non sono un avvocato, quindi pongo la priorità su quell'aspetto. Io avrei semplicemente fermato il campionato per 15 giorni, anche se da appassionato capisco la difficoltà. Ma oggi vanno stabilite delle priorità e attuati dei protocolli adeguati, come ad esempio partite a porte chiuse: per quanto mi piaccia andare allo stadio se ci sono 200mila contagiati al giorno non è il caso. Anche in Inghilterra hanno rinviato partite importanti. Io farei vaccinazione booster a tutti i calciatori: a Napoli già c'è un cluster/focolaio perché tali vengono dichiarati sopra ai 2 contagi: la partita contro la Sampdoria è a rischio".



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