Grandi gioie, ma anche grandi amarezze. La vita calcistica di Giancarlo De Sisti ha visto anche dei punti molto bassi, che hanno riguardato la fase vissuta con la Fiorentina. "L'amarezza più grande fu quella di svegliarmi la mattina e trovare il mio nome in quell'inchiesta sui giocatori viola malati e defunti mi è cascato il mondo addosso - racconta al Corriere dello Sport-Stadio - Sono stato malissimo. Di quella Fiorentina degli anni Settanta ne hanno fatto una storia criminale. Hanno messo insieme tutto, tumori, infarti, ascessi, incidenti di ogni tipo. Un calderone. Poi la mia posizione è stata ufficialmente stralciata. Una liberazione. Posso mettere la mano sul fuoco per me. Nessuno in quella Fiorentina poteva impormi di prendere qualcosa che non volevo".


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