Il Bisonte Firenze come la Fiorentina, così come Wanny Di Filippo può essere comparato a Rocco Commisso. Con dimensioni diverse, ma con ambizioni simili, i due proprietari di queste due squadre stanno cercando di dotare il loro club di impianti moderni, grandi e funzionali, ovviamente tutto a spese loro. Il signor Bisonte in questo è sicuramente più avanti rispetto al 'collega' ma ha trovato non pochi problemi sulla sua strada per costruire un nuovo palazzetto dello sport in zona Isolotto: "E' sempre l'obiettivo nostro entrarci dentro il più presto possibile - dichiara a Fiorentinanews.com - La cosa importante è riuscire a completare presto quello per l'allenamento che sorgerà a fianco e che in sei-sette mesi si può fare. Adesso dovremmo essere arrivati agli sgoccioli, a mettere l'ultima firma. Sono arrivate le gru e le ruspe e sono cominciati i lavori. L'unico mio cruccio è che sono passati tre anni da quando abbiamo avuto questa idea e io avrei voluto che fosse già finito tutto. Con la legge Nardella si diceva che in 160 giorni più 90 si partiva. Invece siamo ancora qui a navigare in mezzo alla burocrazia, perché come si sa in Italia, la burocrazia è quella che è".

Dovesse dare un consiglio al presidente della Fiorentina, Commisso, che vuol costruire il suo stadio, che consiglio darebbe?
"Commisso non l'ho ancora conosciuto e vorrei conoscerlo, perché, su per giù, abbiamo la stessa età. Anch'io sono un patron di una squadra di Serie A ed entrambi vorremmo vedere partire i nostri progetti, i nostri sogni, prima di morire, perché non è che abbiamo ancora tanto tempo. Commisso si dovrà interfacciare con il sindaco e la città per capire se c'è uno spazio per farlo. Il Franchi non si può toccare perché ci sono le Belle Arti dietro, la Mercafir non si può spostare perché hanno rinnovato tutti i contratti. Ho visto che ha comprato un terreno a Bagno a Ripoli per fare il centro sportivo e ha fatto bene. Gli faccio tutti gli auguri possibili affinché riesca a realizzare i suoi sogni".


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