Protagonista in Australia al Western United, dove sta concludendo la sua carriera, Alessandro Diamanti ha parlato a Radio Bruno: "Beppe Iachini è una persona splendida e trovarne come lui nel calcio non è facile, la Fiorentina l'ha scelto per la sua professionalità quando è in campo, è un gran lavoratore. Lui non pensa alla grande occasione ma solo a lavorare, è la sua grande qualità, a Firenze è affezionato poi. Ricordo che quando venivamo a giocare al "Franchi" da avversari, con lui in panchina, era molto più emozionato del normale. Commisso sta facendo una cosa che a me piace molto, sta gestendo la società familiarmente. E' una cosa bellissima che non esiste quasi più nel calcio. Ho avuto modo di parlarne con Barone e gli ho fatto i complimenti. Poi il primo anno è sempre difficile, essendo poi loro americani, hanno una visione del calcio un po' diversa. Poi è normale che a Firenze, e in altre piazze, i risultati si vogliono vedere subito ma stanno mettendo le fondamenta. Borja Valero? E' come se non se ne fosse mai andato, un giocatore come lui, stando bene fisicamente, potrà sempre far bene. Sappiamo quanto è tifoso della Fiorentina, per cui è un piacere che torni a Firenze. Difficoltà offensive? Per comprare una punta da 20 gol conosco un vecchio metodo, sempre valido: ti frughi e la compri (ride ndr). La storia di Firenze l'ha sempre avuto un bomber ma la società lo sa. Se non comprano un attaccante da 20 gol, servono 3-4 fantasisti che abbiano gol nei piedi. Chiesa? Quando c'ero io era ancora piccolo, io dico sempre la solita cosa: essere il numero uno a Firenze per tutta la carriera potrebbe dare più soddisfazioni che giocare altrove. Però questa è la mia idea e ognuno ha la sua".


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