Arriverà uno tra Duncan e Mandragora. Arriverà probabilmente Juan Jesus in difesa. E poi, forse, un esterno. Tre giocatori, con il probabile arrivederci di Sottil, per provare a migliorare una squadra corta, molto corta, a centrocampo come in difesa. A Torino, contro la Juventus, mancheranno sia Milenkovic che Caceres oltre a Castrovilli in linea media. Nel mezzo ci sarà la Coppa Italia, una partita complicata con l’Inter a San Siro, con la sensazione che la Fiorentina ci arrivi precisa.

Fiorentina

Diciamoci la verità, ci saremmo aspettati già da tempo qualche acquisto. Oltre a Cutrone naturalmente. E’altrettanto vero che i punti ottenuti a gennaio hanno permesso a tutti di muoversi con maggiore calma, senza farsi prendere dalla fretta, provando a risparmiare un po’. Ma i nomi che si fanno, almeno quelli che circolano, non sono di calciatori da futuro davvero importante. Si pensa al presente, a migliorare la classifica e forse anche la rosa. Ma Ambrabat, Tonali, sarebbero un’altra cosa. La speranza è che Pradè ci stia lavorano ancora, che il futuro sia più importante del presente, oggi che la paura della retrocessione sembra finalmente scacciata, oggi che Iachini ha ‘chiuso’ la porta (una sola rete subita), oggi che la Fiorentina dimostra di essere molto più squadra, molto più grintosa rispetto ad un tempo. Insomma, che il mercato dia una mano per davvero.

Comprare per comprare, come hanno detto a più riprese i dirigenti viola, servirebbe a poco. Soprattutto a questo punto, a fine gennaio. L’importante sarà fare le cose bene, e sul serio, da giugno in poi. Rimettendo in piedi una rosa che, a causa della fretta e delle poche occasioni, presenta molti doppioni e molti ruoli scoperti. Una rosa che, soprattutto nei big, per motivi diversi, non è stata all’altezza. Boateng, Badelj, l’infortunato Ribery, non hanno dato quello che promettevano. Meglio, molto meglio i giovani, che forse hanno più spensieratezza, più faccia tosta, meno paure.


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