Johanns Dulcien aveva 17 anni quando la sua vita stava per cambiare completamente. Il talentuoso trequartista cileno venne in Italia per fare un test alla Fiorentina. E nel corso di quel provino impressionò tutti, tanto che sia i viola che il Palermo lo volevano mettere sotto contratto. A patto però che riuscisse ad ottenere un passaporto da comunitario. 

"Potevo ottenerlo il passaporto comunitario - racconta il calciatore a AS, edizione cilena - perché ho parenti francesi da parte di mio padre, ma non ho potuto farlo. La Fiorentina mi voleva per la Primavera. Era un affare perfetto per tutti, anche per il Colo Colo (la sua squadra all'epoca ndr), ma per mio padre no. Abbiamo aspettato, ma il tempo è scaduto. E poi c'erano il peruviano Juan Vargas e un altro calciatore, che erano extracomunitari".

Dulcien aggiunge: "Ci penso sempre e dico "Come mai?" e "mio Dio" (ride). E' stata un'esperienza che mi ha segnato perché amavo la città. La gente poi mi ha trattato bene, in allenamento capivo tutto perché in italiano è facile avere una comunicazione".

Ora Dulcien ha 30 anni e gioca ancora in Cile dopo aver fatto un'esperienza in Giordania.

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