E dire che a Milano gongolavano quando ad impossessarsi delle quote della società rossonera fu il fondo di investimento Elliott, guidato dal CEO Paul Singer: a lui di fatto andò il merito di averlo liberato dal misterioso Mr. Bee, sparito dopo una campagna acquisti faraonica (ma inutile poi sportivamente parlando), che costò un enorme rosso nel bilancio. La candidatura di Rocco Commisso invece era stata scartata anche troppo frettolosamente, lasciando l'amaro in bocca al proprietario della Mediacom. Ebbene, ad un anno circa di distanza possiamo dire che la sorte pare davvero aver sorriso a Firenze e alla Fiorentina, in considerazione anche della classifica pubblicata in queste ore da Forbes, relativa agli americani più ricchi al mondo: il patron viola arriva al 131esimo posto, con un patrimonio di 5 miliardi di dollari, oltre cento posizioni di vantaggio su Mr. Singer (239esimo), con i suoi 3,5 miliardi di patrimonio. Un motivo di soddisfazione, e di rivincita, in più per Rocco Commisso.


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