Due settimane? Un mese? Nessuno sa quanto tempo servirà per vedere la Fiorentina nelle mani di una nuova proprietà e dunque pronta a ripartire davvero anche a livello tecnico. Di certo c'è che i Della Valle vogliono passare la mano, stavolta in modo definitivo, e che nelle prossime ore si cercherà di portare a termine il passaggio. Logicamente tutto il resta passa in secondo piano: impensabile ipotizzare che in casa viola oggi si pensi al prossimo mercato o alla prossima stagione sportiva. E altrettanto impensabile è che a tali argomenti pensi l'acquirente, in questo caso Commisso. Cosa ne sarà della Fiorentina del prossimo anno ad oggi è complicatissimo da dire, di certo il finale di stagione (ma non solo) impone grossi cambiamenti a livello di rosa e il tempo per farlo rischia di diventare poco o pochissimo, in attesa della risoluzione delle questioni societarie.

Impresa difficile dunque ma non impossibile però, perché la stessa Fiorentina di Montella nacque un po' di rincorsa, di fatto a ritiro di Moena quasi a fine: fu una rivoluzione doverosa e riuscitissima, che portò la squadra viola al quarto posto. Merito del subentrante Pradè e di Macia, abili ad agire nonostante un'entrata in scena molto ritardata. Prima però il passaggio di consegne a Commisso, poi l'aspetto tecnico: e se gli uomini chiamati in gioco dal nuovo proprietario saranno validi, il tempo per costruire una discreta Fiorentina potrebbe comunque esserci.


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