C'è chi parla di una Fiorentina standardizzata, portata ad utilizzare il modulo 3-5-2 per il resto della stagione, visto che ha dimostrato di essere equilibrato ed efficace contro la Juventus. In realtà la squadra di Montella cambierà volto diverse volte ancora, anche all'interno di una stessa gara. Un discorso che ha già fatto intendere l'allenatore viola proprio dopo il match contro la Juve. Montella non è un amante dei numeri e dei moduli statici.

Più che altro l'Aeroplanino, quando sarà il momento, ovvero quando Pedro si sarà definitivamente inserito in squadra e avrà acquisito una condizione accettabile, dovrà trovare una soluzione per far convivere insieme l'attaccante brasiliano, pagato 15 milioni e non certo noccioline dalla società, e i due astri e punto di riferimento della Fiorentina, Chiesa e Ribery.

Impresa non facile, ma neanche così difficile come si possa credere. Ci sarà da rimodulare qualcosa sulle fasce e a centrocampo. A proposito di linea mediana, coi tre là davanti e nell'ipotesi di un 3-4-3 a geometrie variabili, colui che si troverebbe a farne le spese sarebbe Badelj, che tra l'altro in queste prime tre partite di campionato non è che abbia fornito un rendimento indimenticabile. Viceversa dovesse essere confermato un 3-5-2 (sempre a geometri variabili) allora uno tra Lirola e Dalbert non potrebbe trovare spazio in squadra.


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