Nel corso dell'ultima giornata di campionato, Nicolas Gonzalez è tornato ad essere decisivo per la Fiorentina. Un gol, quello siglato dall'argentino che ha consentito ai viola di superare l'Empoli e che gli è servito per interrompere un digiuno realizzativo che durava da alcuni mesi.

Ma questi sono fatti risaputi. Un po' meno risaputo è quello che si legge stamani su La Gazzetta dello Sport, ovvero che, all'età di 12 anni, Nico stava per mollare tutto, voleva smettere di giocare al calcio.

Era nelle giovanili dell'Argentinos Juniors, ogni giorno si faceva almeno quattro ore di treno e autobus per andare ad allenarsi, due all’andata e due al ritorno, dribblando semafori, auto e passanti. Partendo da Belén de Escobar, paesino vicino Buenos Aires, e arrivando al Bajo Flores, casa dell’Argentinos. E all'inizio non giocava neanche. L’ha fermato uno dei suoi primi tecnici e da allora la sua carriera di calciatore ha preso un'altra china.


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