C'è stato un Daniele Pradè 1.0, sotto la gestione dei Della Valle, che in coppia con Macia imperversava soprattutto nel mercato internazionale prima di doversi arrendere ai paletti economici imposti dalla società. E c'è un Daniele Pradè 2.0 che sotto la presidenza Commisso si trova a fare i conti con altre logiche, non di risparmio economico come qualche anno fa, ma più di ingerenza da parte di altre figure societarie. Dal patron Commisso in giù. E' quanto si è verificato ad esempio in occasione della scelta della guida tecnica, con un Pradè orientato maggiormente sul fronte Juric e il club che invece ha rinnovato la fiducia a Iachini. Ed era capitato già l'estate scorsa quando su Montella e Chiesa si impose il diktat del patron. Ora al ds spetta un nuovo mercato, dove andare alla ricerca di conferme sui propri obiettivi e le proprie idee e dove i margini di errore si sono assottigliati di molto. Con una libertà d'azione tutta da valutare.


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