Limiti tecnici, limiti psicologici, limiti fisici o strutturali: qualunque sia la spiegazione, questo girone d'andata ormai alle spalle ha evidenziato la totale emergenza dell'attacco della Fiorentina. E in particolare l'inadeguatezza del suo numero nove, se non in assoluto quantomeno nel giocare da unico riferimento offensivo. Ieri a Genova la Fiorentina ha regalato altri due punti, colpa della maledetta sfortuna che ha costretto Mirallas e Chiesa (che il pallone l'aveva impattato molto bene ma era pur sempre a pochi metri dalla porta...) al palo ma anche di un Giovanni Simeone che si è mangiato forse il gol più clamoroso della sua carriera, dopo appena due minuti. Roba che poteva cambiare la partita e metterla giustamente in discesa per gli uomini di Pioli. E' chiaro che un Simeone in condizioni mentali normali quel pallone in porta ce lo metterebbe ma questa sua difficoltà, unita alle sue caratteristiche calcistiche accendono lo stato di emergenza assoluto: la Fiorentina ha segnato 25 gol in un girone e regalato almeno 6 punti, tra Frosinone, Bologna e Genova. Tutti per colpa di un attacco inconsistente e di errori sotto porta davvero clamorosi. Ecco perché forse i "problemini offensivi" di cui parlava Antognoni nel pre gara di ieri, così tanto "ini" non sono.

 


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