Ferrero: "Farei da cavia io stesso pur di trovare il vaccino. Ripartire per forza, con porte chiuse e precauzioni assurde, è inutile"

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha parlato a TMW Radio, come suo solito senza peli sulla lingua, della questione legata alla ripresa del campionato: "Farei da cavia per il vaccino pur di riprendere a giocare. Chi è sovrano al momento? I presidenti o i medici? Credo questi ultimi. Se arrivasse un parere positivo dalla commissione medica, si deve riprendere. Sono per concludere il campionato, voglio dirlo chiaramente, non sono contrario. Capisco l'emozione che ci possono dare i ragazzi che vanno in campo. Ma che succede se, durante il campionato, un calciatore si ammala? Mandiamo in quarantena tutta la squadra? O lo consideriamo come un un infortunio normale? Siamo davanti ad un nemico invisibile, chi parla solo di riprendere fa pura demagogia. L'importante sarà sconfiggere il Coronavirus, questa è l'unica cosa che conta. Precauzioni? Che precauzioni devono esserci durante gli allenamenti? Coi calciatori a quattro metri l'uno dall'altro e l'allenatore col megafono dal balcone? Per me è follia! Le porte chiuse? La cosa più bella di una partita sono i tifosi, giocare senza è inutile. Si deve ripartire con garanzie. Se non ci sono, non si può riprendere. Fino a che non ci sarà un vaccino, il mondo sarà terrorizzato. Auguriamoci che qualcuno possa darci un vaccino in fretta, così da riprendere la nostra vita".