La firma de La Nazione, Stefano Cecchi, ha parlato delle vicende di casa Fiorentina a Radio Bruno Toscana.

Queste le sue parole: "La squadra vista contro il Torino è sicuramente un segnale ottimo anche in ottica squadra. Ho visto che la Fiorentina ha finalmente cominciato a giocare a calcio, mettendo in mostra carattere e qualità. La mano di Prandelli finalmente si vede, questo è innegabile: l'immagine di questo è il rendimento di Amrabat e Vlahovic. Con Iachini il maroccino fratello scarso di quello visto a Verona. La mano del mister la vedo anche nel serbo, che contro il Torino mi ha impressionato: non può essere bocciato per un palo e un gol annullato. Continuo a pensare che sia un potenziale fuoriclasse. Vorrei ricordare che alla sua età, Batistuta giocava ancora in Argentina e il suo score parlava di 4 gol in 16 partite. Per non parlare di Toni, che giocava ancora in C1 al Fiorenzuola".

Continua così Cecchi: "Se ho visto il contributo di Prandelli, mi piacerebbe che restasse anche il prossimo anno. Cesare è una persona che sa di calcio e si identifica alla perfezione con la passione di Firenze. Perché si dovrebbe cambiare? Invece, è necessario arrivare ad una soluzione per il direttore sportivo, così da programmare al meglio la prossima stagione. Quarta? Ha i colpi da difensore top, ma ancora deve crescere e capire i meccanismi del calcio italiano. Le sue uscite al limite dell'area diventano pericoloso quando non riesce a prendere il pallone. Anche Passarella i primi tempi alla Fiorentina sembrava scarso".


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