Finalmente un trascinatore. Capace di accarezzare il pallone e “mordere” le caviglie degli avversari con la stessa naturalezza. Un mix, al di là del ruolo, tra Rui Costa e Schwarz, se ci passate il paragone. Un (aspirante) leader in campo che è in grado di suonare la carica ai compagni perché la dà prima di tutti a se stesso. Questo è ciò che la Fiorentina ha acquisito con l’arrivo di Alessandro Diamanti. Paradossalmente colpi di classe, acume tattico, doti balistiche ed esperienza passano in secondo piano di fronte ad una caratteristica che in viola mancava da qualche anno. Nell’era Della Valle abbiamo avuto Di Livio e Riganò, Toni (prima versione) e Mutu. Giocatori-condottieri con un indiscutibile ascendente sui compagni di spogliatoio. E in grado di produrre un effetto trascinamento perfino sull’entusiasmo dei tifosi. Più recentemente, per carattere e circostanze, non hanno potuto o saputo ricoprire questo ruolo né Jovetic né Montolivo. Tanto meno il guizzante Cuadrado, giocatore col dna del solita, più che dell’uomo-squadra.
Le prime apparizioni di Diamanti in maglia viola fanno invece presagire che possa essere lui il nuovo punto di riferimento della Fiorentina. Probabilmente ha avuto, sotto il profilo caratteriale, una maturità un po’ ritardata. Ma oggi si presenta come un calciatore completo non solo tecnicamente. Sa coniugare grinta, classe e autorevolezza. Usa il fioretto e la clava. Non ha paura di osare la giocata a rischio, senza eccedere in inutili virtuosismi. Ha l’egoismo dell’attaccante, la generosità del centrocampista, la tenacia del difensore. Un solo difetto: è tornato alla Fiorentina troppo tardi per poter guidare il domani viola. Così ci dobbiamo accontentare del presente. Che comunque sembra essere davvero un bel presente.
….alcuni giornalisti fiorentini hanno detto che il mercato di gennaio era fallimentare, che Diamanti non avrebbe portato qualità tecnica e quantità perché veniva dalla Cina. Che Gilardino era un acquisto inutile, che Salah era un perfetto sconosciuto che non aveva mai giocato titolare e che Rosi non era da fiorentina. Anche per questo gennaio il mercato sembrava bocciato. Ora sono tutti entusiasti…. Decidetevi!!!!!!
Finalmente uno che esce dal campo sfinito e con il sudore che gocciola e con lo sguardo giusto. Grande alino, anche a me faceva rabbia perché non era dei nostri, teniamocelo stretto.