Tre personaggi e uno stadio, quello nuovo della Fiorentina. Una vicenda sempre molto complicata


Lavora e non parla Nardella. Fa bene. Lavora e parla Commisso, fa altrettanto bene. Lavora, parla e magari è quello più in vantaggio di tutti, il Sindaco di Campi Bisenzio. Fa benissimo anche lui. Punti di vista. Ma noi, da qui, lo ripetiamo ancora una volta: Commisso faccia lo stadio dove ritiene più giusto farlo. Dove gli conviene farlo. Dove si va più veloce, dove c’è lo spazio migliore, dove lo ritiene giusto. E, siamo sicuri, che andrà esattamente così. Un'ovvietà se vogliamo ma anche una verità incontrovertibile.

Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com


Con il centro sportivo di Bagno a Ripoli ha dimostrato che, quando le cose si ha voglia di realizzarle davvero, basta poco. Bravo Rocco, avanti a testa bassa. Per fortuna Firenze e i fiorentini, quando vogliono, sono intelligenti. E hanno capito che la politica, in questi anni, quasi mai è andata di pari passo con i desideri dei cittadini. Ma ognuno fa il suo lavoro. E allora Commisso, imprenditore ricco e sognatore, ha voglia di spendere, di investire, ma non di essere ‘costretto’. Lo stadio lo vuole fare. Ma come ogni privato ha tutto il diritto di fare proposte, di guardarsi attorno, e poi di decidere. Se sì o se no. Ed eventualmente dove. Diciamo che finalmente il popolo viola può dormire sonni tranquilli. E fidarsi.

Diego e Andrea Della Valle e il presidente esecutivo Cognigni in tribuna. Foto: Luca Fanfani/Fiorentinanews.com


Anzi, con un po’ di ironia, potremmo anche chiedere scusa ai Della Valle. Non si offendano, ma li avevamo sopravvalutati. Tanto e in tante cose. In questi cinque mesi Commisso ha dimostrato di avere più soldi, più idee, più umanità, più mediaticità, più velocità, più interlocutori, più presenza, più amore, più idee di calcio. Mancano altri aggettivi? Abbiamo usato questi, non siamo all’altezza per giudicare in altro modo. Campi è Firenze. Sesto è Firenze. Bagno a Ripoli è Firenze. Cambia soltanto il nome del Comune e il cappello da metterci sopra da parte di qualcuno. Adesso che abbiamo scoperto che New York è più vicina di Casette d’Ete, che al Piazzale Michelangelo ci si va quando si arriva e non quando si deve chiedere di andare via, possiamo anche scoprire che il nuovo stadio sta meglio in un comune diverso rispetto al capoluogo. Decida Rocco, i tifosi della Fiorentina saranno sicuramente con lui.

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