Due intere pagine. Sono quelle che La Repubblica ha dedicato nel suo inserto Affari & Finanza ai Della Valle. E ovviamente si parla anche della loro esperienza avuta alla Fiorentina.

In diciassette anni di calcio i Della Valle hanno investito nella squadra 285,3 milioni. Questo il dato che emerge attraverso il giornale. Di questi 221,3 versati come aumento di capitale e 64 in finanziamenti.

“Inizialmente i Della Valle non sborsarono un euro per prendere la società, che fu loro regalata dall’allora sindaco Leonardo Domenici. Si trattava di una scatola vuota, però. Dopo il crac Cecchi Gori non c’era rimasto niente, neppure le penne. Tanto meno il marchio e la denominazione, finiti nel calderone del fallimento. Tanto che la società ripartì dalla C2 con il nome di Florentia Viola. La ricostruzione fu faticosa. Il primo anno i Della Valle investirono nella società 11,7 milioni, chiudendo il bilancio con 6,4 milioni di passivo. Che per la C2 sono un sacco di soldi”.

Dopo il ritorno in A “L’iniezione di soldi più consistente nel 2005 e nel 2006, rispettivamente 34,1 e 34,7 milioni. Erano gli anni del sogno Champions, naufragato col processo Calciopoli". E gli anni dei primi campioni come Mutu, Frey e Toni. "C’era la voglia di risalire. Ma l’ambizione ha un costo, e i Della Valle continuano a puntellare le traballanti casse viola aprendo il portafogli”.

Tanti i giocatori di alto calibro approdati alla Viola in questi anni: da Cuadrado, acquistato dall’Udinese per 21 milioni, a Mario Gomez. Tuttavia, la società è riuscita a riequilibrare almeno in parte i conti attraverso le cessioni di alcuni talenti, come Bernardeschi alla Juventus per 40 milioni. Facendo una sintesi alla fine il quadro che emerge è che la proprietà ha speso 710 milioni per l’acquisto di giocatori, e ne ha incassati 498 dalle cessioni.

“Se fosse confermata la cifra di 130 milioni circolata (a noi di Fiorentinanews.com risulta una cifra più alta ndr), in teoria ci sarebbe spazio per una plusvalenza, che ristorerebbe solo in parte le perdite ripianate negli anni. Si vedrà. Quel che appare certo, in ogni caso, è che il sogno viola è stato parecchio costoso” si legge come conclusione.


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