Alzi la mano chi, da tifoso della Fiorentina e amante dei colori viola, non si è sentito orgoglioso di vedere la fascia da capitano sul braccio sinistro di Federico Chiesa. Si, anche solo per una partita. "Un generale di vent'anni, figlio di un temporale", cantava De Andrè. Federico Chiesa a Bologna ha vestito i gradi di generale per la prima volta nella sua giovane (ma già responsabilizzata) vita viola, anche se ormai, i gradi di condottiero della squadra li veste già da diverse partite. Tutte le volte che il numero 25 viola mette in atto il suo 'temporale' fatto di strappi, dribbling e conclusioni lungo tutto l'arco del match, emoziona la gente. Come solo i grandi a Firenze hanno saputo fare.

Ma non è tutto. Perchè Federico Chiesa a Firenze, potrebbe essere visto come vengono visti Insigne a Napoli o Florenzi a Roma. Federico è nato a Genova, città di origine di papà Enrico, ma se il luogo di nascita lo si può talvolta non intuire alla prima, è impossibile nascondere la classica C aspirata che 'caratterizza' il dialetto toscano. Chiesa viene visto come un fiorentino a tutti gli effetti, ed è questo che lo differenzia da tutti. Come scriveva Oriana Fallaci, "fiorentino parlo, fiorentino penso, fiorentino sento. Fiorentina è la mia cultura e la mia educazione. All’estero, quando mi chiedono a quale Paese appartengo, rispondo: Firenze. Non: Italia. Perché non è la stessa cosa". E Federico parla e pensa da fiorentino vero.


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