Doppio grande ex, Alessandro Gamberini a Radio Bruno ha parlato da allenatore del suo collega Italiano e della Fiorentina di oggi: "Ho sempre speso parole importanti per Vincenzo, lo conosco e l’ho seguito, sta facendo un lavoro incredibile. L’episodio di Empoli sono di quelli che comunque vedono belle prestazioni alla base".

L'impatto di Vlahovic come quello di Toni? "Hanno caratteristiche diverse, però la sensazione è quella. Noi entravamo in campo e nel sottopassaggio Luca era uno degli ultimi ad arrivare e quando arrivava io, Daino, Manuel ci guardavamo negli occhi e dicevamo: ‘Bene, anche oggi partiamo da 1-0’. Sono aspetti mentali che hanno grandissima importanza. Vlahovic ha caratteristiche diverse ma in Italia è devastante, è migliorato nella gestione della palla lontano dalla porta e quando parte è un bisonte inarrestabile. La fase difensiva di Italiano? L’emblema è la partita col Milan in casa, con una squadra corta in 25 metri, che scappava all’indietro solo in situazioni di massimo pericolo. E’ una delle basi di ciò che sta portando Italiano, il cercare di rubare metri in avanti e sarà una caratteristica del calcio del futuro".


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