Godiamoceli, gustiamoceli. Perché da sempre i grandi giocatori (campioni per noi), decidono le partite. E salvano anche gli allenatori, o meglio, li aiutano nell’ottenere risultati non sempre meritatissimi, come accaduto a Verona. Ancora Muriel, ancora Chiesa, ancora quella strana coppia che ci dimostra quanto, ancora una volta, in questo calcio la prima punta non sia più necessaria. Simeone non si arrabbi, ma in questo momento serve a poco. Quei due piccoletti, con quella velocità da Formula Uno, fanno paura assieme e volano, quando mettono il turbo. Piacciono a tutti, in una città che si è innamorata da sempre di qualità del genere. Edmundo, Salah, un po’ di Zarate, per fare qualche esempio. E chi se ne importa se, uno dei due, probabilmente, a giugno se ne andrà. Perché dare per scontato l’addio di Chiesa non è che sia una cosa bellissima. Almeno, se addio dovrà essere, facciamo in modo che faccia fatica a salutare, facciamo in modo che chi lo acquista spenda tanto e che non vada a chi paga di più e basta. Bernardeschi alla Juventus non è stato il massimo, per qualcuno quasi un dispetto. Vedremo. Sicuramente sarà riscattato Muriel, che a quindici milioni può rappresentare un vero affare. Godiamoci questa coppia, anche per pochi mesi, perché in pochi in Serie A hanno schegge di questo genere. Grandi giocatori, dal volto pulito, che piacciono.

La Fiorentina, intanto, migliori in difesa. Perché ultimamente è lì che stanno affiorando i problemi. Victor Hugo, Pezzella, devono fare qualcosina in più. Troppi errori, troppe defezioni. E forse qualche giudizio che va rivisto. Sono troppe le reti prese in queste ultime settimane per una squadra che vuole arrivare in Europa. Tutto è ancora aperto, con qualche freccia in più al proprio arco. E con un allenatore che, oggi, ha il proprio futuro legato inevitabilmente ai risultati. Già ad Udine occorrerà non sbagliare.


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