La Fiorentina vince e vola, meritando, verso una gara di ritorno dove adesso tutto dovrebbe diventare soltanto una formalità. Lo fa grazie ad una nuova prestazione gagliarda, da squadra che ci crede. Torna, e lo fa da protagonista, Nico Gonzalez. L’uomo che serviva, che un po’ tutti avevamo chiamato all’appello in questo momento decisivo della stagione. Gonzalez inventa, segna, decide.

E poi c’è Cabral, che continua a metterla dentro. Gol belli, gol brutti, ma la sua zampata sta diventando puntuale, cosa che non accadeva nei primi mesi viola. Sente la fiducia, segna ormai con una continuità da centravanti vero, sbaglia davvero poco sotto porta. E in Europa è una certezza assoluta, numeri favolosi.

Tutti che giocano bene, tutti che giocano in modo armonioso. Adesso la testa va in parte al campionato, con la sfida di lunedì all’Atalanta, ma non può non rimanere sulle coppe, il vero obiettivo stagionale. Due finali alla portata, più che possibili. Una squadra che sta bene, che dimostra qualità e ambizione, ma anche quella compattezza che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile da raggiungere. La Fiorentina sta bene fisicamente e mentalmente, lo dicono i chilometri percorsi ma anche e soprattutto i punti fatti bella seconda parte di stagione.

E poi i gol, quelli che mancavano. La regola del quattro: i viola adesso segnano a valanga e non sembrano volersi fermare. Altro esame superato. Due finali adesso non sono impossibili e in pochi ci avrebbero scommesso. Cavalcare l’onda, ancora per un mese. Adesso tutto è possibile.

Le nostre PAGELLE: Gonzalez pungolato nell'orgoglio, una serata da protagonista (e un infortunio). Cabral ora è un vero bomber, Ranieri premio serietà
Terracciano: 6 In sostanza si ritrova a giocare nei primi venti minuti. Poi la sua partita finisce perché il Lech non a...

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