Dodici partite dopo. Guardiamo in faccia la realtà e diciamolo chiaramente: questa Fiorentina fino a ora non ha mai convinto. Si salvano le prestazioni contro Juventus e Napoli, prove di carattere contro squadre qualitativamente di un livello superiore e due pareggi dai quali si poteva recriminare qualcosina in più. Possiamo salvare andata e ritorno contro il Twente, perché erano effettivamente due partite a sé. Per il resto questa squadra non ha mai convinto. Nemmeno nelle vittorie. I tre punti casalinghi contro il Verona sono arrivati dopo un secondo tempo giocato su livelli imbarazzanti da entrambe le squadre, quella contro la Cremonese ci ricordiamo tutti come è arrivata. La Fiorentina giochicchia, vivacchia. Come una qualsiasi altra squadra di metà classifica.

Rimane difficile credere alle ottime prestazioni viste da Italiano, soprattutto se pensiamo a come giocava questa squadra l’anno scorso. Mancano alcune pedine fondamentali, la rosa non è la stessa, ci siamo indeboliti. Ma quelle dello scorso anno erano ottime prestazioni, quest’anno no davvero. Manca entusiasmo, manca fluidità, manca personalità, manca tanto di quello che la Fiorentina di mister Italiano ci aveva abituato a far vedere.

Diciamo pure che al momento fuori ci sono giocatori del calibro di Dodo, Nico Gonzalez, Sottil. Senza contare Milenkovic. Vedere Terzic riadattato a destra a partita in corso e Amrabat di nuovo al centro della difesa al posto di uno sfinito Quarta, però, fa capire tanto della situazione in casa Fiorentina. Questa squadra non convince, lo abbiamo visto. Aspettiamo i rientri vari e speriamo che questa squadra torni ad avere un’identità propria. Perché al momento non ce l’ha.


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