Passata la pausa nazionali, si è finalmente tornati a parlare di campo e calcio giocato. Lo si è fatto con una vittoria contro l’Empoli, che serviva come il pane per rimanere agganciati alla corsa per l’Europa. Mancano solo sette giornate alla fine del campionato (alla Fiorentina otto partite con il recupero contro l’Udinese) e siamo tutti d’accordo sul fatto che il quanto conta di più che il come. Badare alla sostanza, insomma, non alla forma. Anche mister Italiano lo ha ribadito nel post partita di Fiorentina-Empoli: “Non siamo una squadra cinica, ma l’importante è vincere e fare punti”. E come dargli torto?

Premesso tutto ciò, c’è anche una partita da analizzare e una prestazione dei viola che, nel complesso, un po’ di amaro in bocca lascia. La superiorità numerica per più di mezz’ora ha permesso alla Fiorentina di dominare una partita che già era saldamente in mano ai viola e il possesso palla del 63% lo conferma ampiamente. Per questo, guardando anche il risultato e la vittoria con un solo gol di scarto, lascia ancora una volta perplessi la sterilità offensiva viola. Ma questa è cosa nota nell’ultimo periodo.

Nonostante il dominio viola l’Empoli ha avuto le sue chance durante il match, più per demeriti viola che per meriti suoi. Black out che una squadra che lotta per l’Europa non si può permettere. Al 39esimo minuto arriva il vantaggio degli azzurri su frittata di Biraghi. Saponara si appoggia comodo al capitano viola che, invece di spazzare, inspiegabilmente lascia scorrere la palla verso Terracciano. Pinamonti si avventa sul pallone, fortunatamente scalciando il portiere viola che stava rinviando. La palla si impenna e Di Francesco la mette dentro in rovesciata. Il VAR salva la Fiorentina da uno svantaggio immeritato e da un parziale che avrebbe fatto prendere tutt’altra piega alla partita. Poteva essere la fotocopia della trasferta di Cagliari, con il gol di testa di Joao Pedro dopo gran parte della partita giocata nella metà campo rossoblù. In quel caso a salvare la Fiorentina era stato il subentrante Sottil, contro l’Empoli ci ha pensato l’on field review. Il fallo è netto e chi lo mette in dubbio è in malafede. L’errore di Biraghi rimane. Il capitano viola rimedia nel secondo tempo fornendo l’assist per la testata di Gonzalez e il vantaggio della Fiorentina. Biraghi assolto? Per alcuni si, per altro no. Rimane, fino a questo momento, una stagione tra alti (pochi) e bassi (diversi).

Dall’altra parte Venuti, fa il compitino, niente di più, niente di meno. Come spesso gli è capitato in questa stagione. I limiti del terzino viola sono indubbio, il cuore che mette in campo, idem. Con la mancanza di Odriozola, però, uno dei limiti più evidenti della squadra viola sono i terzini. Lo spagnolo ha ancora con un punto interrogativo sul futuro a Firenze e lo avrà presumibilmente fino a fine stagione, quando la società viola si siederà al tavolo con il Real Madrid per capire la fattibilità di una sua permanenza in viola.

Molto dipenderà anche da quelli che saranno i risultati raggiunti alla fine della stagione e se la squadra viola riuscirà effettivamente a ritornare in Europa. In vista del prossimo anno però, se davvero serve fare il salto di qualità, la Fiorentina ha un problema terzini da risolvere.


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