Ormai è chiaro a tutti che le prossime 2 partite saranno decisive per le sorti della panchina targata Vincenzo Montella alla Fiorentina. Commisso lo ha confermato ancora una volta dopo la sconfitta di Torino, ma con meno convinzione rispetto alla gara interna persa col Lecce. Pradè, dal canto suo, è amico stretto del tecnico campano, ma sa benissimo anche lui che non si potrà andare oltre le vacanze di Natale.

Insomma in una silenziosa e tacita intesa tutti e tre (Commisso, Pradè e Montella) sono d’accordo di arrivare fino a Natale, anche per dare tempo all’eventuale sostituto di conoscere bene la squadra (e per avere il tempo di cercare un allenatore che si accontenti di un contratto di sei mesi). Quindi a meno di un tracollo con l’Inter, Montella ha ancora 2 match point da potersi giocare, col vantaggio del fattore campo, ma con lo svantaggio di incontrare 2 tra gli avversari più forti del nostro Campionato.

Di solito con le grandi la Fiorentina gioca meglio che con le piccole, anche perché gli stimoli all’interno dello spogliatoio non mancheranno di certo (anche se fosse spaccato come qualcuno ha scritto). Resta da capire (e questo è un altro problema per l'attuale tecnico viola) quanti punti dovrà fare Montella in queste 2 gare per evitare l’arrivo di un traghettatore non di nome, che sarà però l’antipasto di un allenatore di livello alto che arriverà a Firenze la prossima estate. Due pareggi o una vittoria ed una sconfitta non sarebbero risultati negativi, ma la classifica e le 4 sconfitte consecutive antecedenti contro 4 avversarie abbordabili potrebbero rendere vano lo sforzo finale della Fiorentina di Vincenzino.

A Firenze infatti c’è già chi dice, come il giornalista Enzo Bucchioni, che Montella si salverebbe solo con 2 vittorie. E' questo il grosso punto interrogativo che pende sopra la testa dell’ex allenatore del Milan, che ha però il piccolo vantaggio, come detto precedentemente, della difficoltà di trovare un traghettatore per 6 mesi e basta. Forse solo l’amore per la Viola potrebbe fa dire di sì e quindi la ricerca si restringerebbe a due sole persone: Cesare Prandelli e Beppe Iachini.


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