"Il bomber non è fondamentale", parola di Stefano Pioli. A patto però di avere una sorta di cooperativa del gol che possa sopperirvi: ed è un po' questa la situazione in cui si trovava la sua Lazio nella stagione 2014/15, con ben 4 calciatori in doppia cifra. Dai 13 gol di Klose ai 10 di Candreva, Felipe Anderson e Parolo, fino ai 9 di Mauri e gli 8 di Djordjevic, per una squadra che ne segnò addirittura 71 in tutto il campionato. Una situazione lontana anni luce però da quanto accade a Firenze in questa stagione, dove il bomber manca ma dove mancano anche i collaboratori principali: Benassi è fermo da tempo a quota 7, Chiesa, Muriel e Simeone sono a 6, Veretout a 5 (tutti su rigore). Numeri che per forza di cose non sono sufficienti per la Fiorentina di oggi, ben lontana dal paragone fatto da Pioli in sala stampa.


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