L'ex difensore della Fiorentina Fabrizio Berni, in viola dal '69 al '71, questo pomeriggio è intervenuto a TMW News, per commentare le vicende in casa viola: dal calciomercato alle prospettive di fine stagione. Queste le sue parole:

"Come valuto gli arrivi di Ikoné e Piatek? Ikone è un giocatore di livello internazionale. Non è un goleador, ma ha dei trascorsi importanti, è molto veloce, abile nel dribbling, nell'uno contro uno e penso che abbia le qualità per dare una grande mano a questa Fiorentina. Può scompaginare le difese avversarie e, con lui da una parte e Nico Gonzalez dall'altra, la Fiorentina si è assicurata due esterni di attacco validissimi. Piatek è un acquisto di emergenza, la sua validità si vedrà nel corso del tempo perché negli ultimi tre anni non è che sia sia stato un fulmine a ciel sereno. Se il rendimento del polacco negli ultimi tre anni può influire su di lui? Beh, insomma. Se partiamo dal presupposto che una riserva a Vlahovic comunque ci voleva hanno fatto benissimo e sono d'accordo con loro. Sull'efficienza del giocatore io aspetterei un attimino perché un calciatore va valutato anche nelle ultime prestazioni. Tutti ci ricordiamo Piatek al Genoa, ma dopo ha avuto esperienze non brillantissime al Milan e gli ultimi anni in Germania dove ha messo insieme tra le 50-60 presenze e poco più di 10 gol. E' un calciatore da ricostruire, però Firenze potrebbe essere l'ambiente giusto per poter essere rilanciato. E comunque una riserva di Vlahovic, in un modo o in un altro, ci voleva. Questa Fiorentina può puntare all'Europa? Io sono sempre prudente nel calcio, anche se le prestazioni dei viola ci autorizzerebbero ad avere un maggiore entusiasmo. La cosa buona è che la Fiorentina ha un suo modo di giocare, ha un modo di stare in campo, una sua filosofia di gioco che le è stata data dall'allenatore. Italiano credo sia l'artefice principale di questi successi perché nessuno si sarebbe aspettato così tanti punti al termine del girone di andata. Chapeau per l'allenatore, anche se, in qualche circostanza, io da giocatore degli anni '70 faccio un po' di fatica a capire le sue formazioni che vengono continuamente cambiate. Faccio fatica anche a comprendere alcuni cambi in corso d'opera, ma siccome nel calcio, come nella vita, valgono solo i risultati chapeu a lui e che Dio ce lo conservi".


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