Come ormai tutti sappiamo, Diego Della Valle ha sponsorizzato i lavori di restauro del Colosseo, che partiranno a primavera, dopo che in seguito al bando internazionale sono arrivate 43 proposte per il centro servizi esterno e 47 per gli interventi sulle facciate nord e sud del monumento. Ma il Codacons è pronto a dare battaglia al padron della Tod’s dopo aver depositato l’istanza di ricorso al Tar. Questa la motivazione del presidente Carlo Rienzi, riportata da affaritaliani: ““La sponsorizzazione impugnata rappresenta un illegittimo sconfinamento nell’esercizio dei propri poteri da parte del Commissario Delegato, che di fatto ha consegnato “le chiavi” del monumento al gruppo Tod’s, alterando la libera concorrenza tra operatori del settore, a danno di un patrimonio dell’umanità. Il contratto prevederebbe l’erogazione da parte del gruppo Tod’s s.p.a. di complessivi 25 milioni di euro per la realizzazione “degli interventi urgenti nelle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica” così come elaborato d’intesa con la Soprintendenza e denominato “piano di interventi per l’anfiteatro Flavio”, ma risulta in realtà atto unilaterale del Commissario delegato che ha manifestato la volontà di procedere a individuazione di uno o più sponsor ben eccedendo i poteri conferitigli. Non è dato sapere quali sono le altre offerte di sponsorizzazione pervenute e ritenute non idonee. La sponsorizzazione in questione e il presupposto avviso pubblico violano palesemente le disposizioni contenute nel Codice degli Appalti. Non v’è chi non veda come l’assoluta genericità e vaghezza dell’originario bando abbia consentito, in modo del tutto arbitrario, l’affidamento al gruppo Tod’s nonostante inizialmente considerata non idonea la proposta formulata. Oltre all’assoluta genericità sulla durata e sul piano di interventi per realizzare le opere, ove il soggetto prescelto risulti frutto di un disattenta valutazione e venga accertata la mancanza della necessaria comparazione con altri progetti, si rischia di mettere a repentaglio un bene culturale tra i più preziosi al mondo. Per cui necessitano di una immediata sospensione la validità e l’efficacia della sponsorizzazione e dell’originario bando. Il Colosseo rischia di divenire bene privato senza aver valutato altre offerte, magari economicamente più vantaggiose. Per tale motivo abbiamo chiesto al Tar di sospendere la sponsorizzazione e di fare chiarezza sulla gestione dell’intera operazione, che allo stato sembra portare vantaggi unicamente all’imprenditore Diego Della Valle e alle sue aziende”.
