La Gazzetta dello Sport descrive il contesto della gara di ieri sera tra Fiorentina e Milan come un deserto, in cui il raggio di luce è stato rappresentato dalla Fiorentina yé-yé. La squadra vincitrice dell'ultimo scudetto e celebrata ieri sera al Franchi avrebbe meritato una diversa cornice di affetto. Il gol di Calhanoglou ha l’effetto di far agitare solo Montella, unico che se la prende davanti a una squadra inerme. A centrocampo la Fiorentina mostra una pochezza insostenibile. Edimilson e Dabo, soprattutto, restano al di sotto una soglia tecnica accettabile. Chiesa è più in sintonia con l’umore della squadra che con la indole da guerriero. A parte una conclusione di Muriel nei primi minuti, tra i guanti di Donnarumma arrivano però soltanto i cross sbagliati di Biraghi. Nella ripresa la Fiorentina reagisce e cerca il pareggio, il modulo diventa un 4-2-4 che però non basta per trovare il punto che servirebbe alla la squadra viola per essere ufficialmente salva.

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