L'analisi della fase difensiva: retroguardia in bambola, Ranieri il peggiore. Uno strepitoso Dragowski tiene accesa la speranza


Continua la rubrica di Fiorentinanews.com dedicata all’analisi della fase difensiva della Fiorentina, con un’attenzione particolare agli eventuali gol subiti dalla squadra di Vincenzo Montella. Contro il Genoa la retroguardia della Fiorentina ha purtroppo ripetuto la pessima prestazione messa in campo contro il Napoli. Per analogia, potremmo partire dalla sinistra dove Ranieri è apparso in difficoltà esattamente come il compagno Venuti una settimana fa. Puntato costantemente, lascia crossare in libertà Ghiglione e viene salvato dal suo portiere quando si dimentica Pinamonti. Col passaggio alla difesa a tre agisce da centrale ma le cose non vanno meglio. Sul gol di Kouamè infatti lo lascia controllare, scappa all'indietro, gli stende il tappeto rosso e gli permette di calciare in rete. Meglio, ma certamente non sufficienti Milenkovic e Pezzella. Il serbo è spesso in ritardo, e commette tanti falli inutili quando prova a uscire dalla difesa. Il capitano viola, invece, si fa spesso vedere in avanti senza mai finalizzare, mentre dietro si richiede più leadership nella gestione dell'intera linea. Bene Dalbert dal momento del suo ingresso in campo, quantomeno per quel piglio in più con il quale si guadagna il rigore della speranza. Dalla parte opposta, Lirola delude un po': i suoi sprint sono prevedibili e non incidono, i cross in area preda costante della difesa rossoblu. Chiudiamo con il giudizio su Dragowski, unica nota lieta della serata. Il portiere polacco riscatta le perplessità della scorsa partita con tante buone parate, di cui due miracoli veri e propri. Il riflesso sulla tripla deviazione nella ripresa è notevole, il colpo di reni su Pinamonti da vedere, fermarsi e applaudire.

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