“C’è un grande prato verde dove nascono speranze” strimpellava alla chitarra Gianni Morandi negli anni Sessanta. Magari non lo canta, ma certamente lo sogna Rocco Commisso, che di prati verdi ne realizzerà addirittura dieci, sperando che presto siano calcati da giovani speranze viola. Il nuovo centro sportivo della Fiorentina sta per aprire i cantieri. La data per la posa della prima pietra è già stata fissata (a breve scadenza), anche se per scaramanzia viene mantenuta riservata.

Ormai l’iter burocratico è agli sgoccioli e non dovrebbe riservare sorprese. Nei prossimi giorni la Fiorentina, dopo aver firmato la convenzione col Comune di Bagno a Ripoli, otterrà il titolo a costruire, anzi i titoli a costruire perché l’area è suddivisa in sette Umi (Unità minima di intervento), ognuna delle quali ha una sua autonoma autorizzazione. I lavori, però, dovrebbero iniziare in tutta l’area.

In realtà ruspe e operai della Dam, l’impresa a cui è stato affidato il compito di tradurre il progetto dell’architetto Casamonti in realtà, sono già in azione da tempo. Il restauro della villa, ex sede del Centro di formazione Enel, che sarà la nuova sede di rappresentanza della Fiorentina, procede speditamente rispettando i tempi previsti. Appena arriverà il via libera, inizieranno anche demolizioni e ricostruzioni dei fabbricati accanto alla villa.

Centro Sportivo Fiorentina Lavori

Contemporaneamente si procederà alla realizzazione delle nuove strutture che ospiteranno le prime squadre maschile e femminile e le giovani promesse viola.

Commisso, alla presentazione del progetto, espresse due desideri: che la prima pietra fosse posata il 2 gennaio e che il Viola Park si potesse inaugurare entro il 2021. Il primo desiderio ormai non può essere esaudito, il secondo solo in teoria. Più realisticamente le porte del Viola Park si apriranno nella primavera del 2022. Sarebbe comunque un traguardo prestigioso.

Per la prima volta nella sua storia, la Fiorentina disporrà di un centro sportivo di proprietà e di livello internazionale per estetica, soluzioni tecnologiche, inserimento ambientale.

Un sogno anche per i tifosi viola, che hanno visto sorgere e tramontare mestamente, uno dopo l’altro, il progetto dei Pontello del centro sportivo a Santa Brigida; poi quello di Cecchi Gori che aveva puntato sulle medesime aree di Bagno a Ripoli; infine la promessa dei Della Valle di realizzarlo sui terreni di Incisa, dai quali è arrivata qualche bottiglia di Violone ma nessun giovane talento.

Ora Rocco Commisso, in attesa e con l’augurio che riesca a farlo per successi sportivi, ha l’opportunità di entrare comunque a pieno titolo nella storia della Fiorentina. Ma, per tornare alla canzone di Morandi, che certamente anche il presidente viola conosce, ricordiamo i “comandamenti” dell’amore, che valgono pure per i tifosi: “Uno: non tradirli mai, han fede in te. Due: non li deludere, credono in te. Tre: non farli piangere, vivono in te. Quattro: non li abbandonare, ti mancheranno”.

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