La Fiorentina ha dimostrato di essere sulla strada giusta, ovvero quella della crescita e della maturazione, prendendone atto proprio durante il match dell’anno, contro la Juventus. E non era affatto semplice dimostrare questa crescita sul campo, convincendo il pubblico e soprattutto azzerando i bianconeri (ma soprattutto i malumori e i timidi mormorii della piazza gigliata). La Viola cos’è oggi? È una realtà che, per continuare a crescere mentalmente come sta facendo, ha soltanto bisogno di ciò che ha ricevuto contro la Juventus: sostegno, presenza, unione. I segnali, dall’esterno, sono chiari: unità di intenti, ma soprattutto una stretta vicinanza tra dirigenza, giocatori e tifoseria, stanno creando ciò che non si respirava da anni a Firenze.

Non illudiamoci, occorre essere strettamente pragmatici: il trend positivo si misura sempre attraverso una visione “d’insieme” e non certamente demoralizzandosi per eventuali risultati non eccitanti che potrebbero comunque arrivare nelle immediate prossime giornate di campionato. Questo, più che altro, è un monito nei confronti di chi crede che un processo di crescita debba per forza tradursi in una striscia di vittorie dietro l’angolo: sebbene sia possibile e auspicabile, sebbene la Fiorentina abbia tutte le carte in regola per farlo, la squadra viola deve avere tutta la serenità possibile per affrontare questa parte di stagione, misurando la crescita da una prospettiva generale. Aspettiamo con fiducia.

Chi non aspetta, invece, è Ribery, che si conferma - come già descritto nel precedente articolo - il “secondo allenatore della Fiorentina”, avendo il merito assoluto di essere l’arma in più non solo tecnicamente, ma anche e soprattutto mentalmente, nella testa dei giocatori. Il francese fa la differenza e cambia il volto della squadra.

Capitolo Montella: il tecnico campano ha dimostrato grandissimo carattere per diversi motivi: in primis il suo equilibrio in vista di una partita sulla carta quasi impossibile (e con uno score non certamente brillante alle spalle), ma anche un meritevole coraggio bello “scombinare le carte in tavola” all’ultimo minuto, schierando in avanti Chiesa e Ribery, senza quindi dare punti di riferimento offensivi, scommettendo quindi su questa formula inedita e affrontando con carattere lo scetticismo che naturalmente avrebbe scaturito questa scelta. Provate per un attimo a mettervi nei suoi panni. Montella, per di più, si è accollato un altro “rischio”: quello di accostare Castrovilli ad Antognoni. Questo genere di “rischio” non è per tutti, ed è sicuramente da apprezzare: voglia di rischiare significa voglia di mettersi in gioco, di evolversi, di vincere. Avanti tutta, Vincenzo.

La reazione “a catena” è iniziata per la Fiorentina: ogni passo che verrà compiuto, positivo o meno a livello di punti in classifica, avrà comunque una tendenza generale a segno più... di questo i giocatori e la società ne sono consapevoli. Ognuno di noi lo è, e questa convinzione ci porterà molto lontano, ma con i tempi giusti affinché i frutti possano maturare. La Juve, in questo senso, ha davvero favorito il cammino della Fiorentina (malgrado l’assenza dei tre punti per i viola), poiché il banco di prova “più sentito dell’anno” a Firenze ha rafforzato nel collettivo gigliato la certezza che il potenziale espresso fino ad oggi sul campo è solo una piccola parte del totale, e che il meglio deve ovviamente ancora arrivare. Passiamo questa “provocazione”, con un fondo di verità oggettiva: la Juve, inconsapevolmente, ha fatto un enorme regalo alla Fiorentina, specie dal punto di vista della costruzione del carattere e del credere nel potenziale, visto che i viola arrivavano da due sconfitte consecutive: complice prima di tutto il merito viola in campo, i bianconeri hanno indubbiamente contribuito (non essendo ovviamente gli “ultimi arrivati”) a esaltare il potenziale dei viola. A rendere più compatto che mai l’ambiente.

Si può proprio dire che si, l’aereo viola è finalmente decollato. Ora sotto con le prossime sfide in campionato, con una Fiorentina sempre più consapevole del proprio potenziale.


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