Un'idea affascinante per la nuova-vecchia casa della Fiorentina


Quello di ieri con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è stato definito come molto proficuo per le sorti dello stadio della Fiorentina.

Secondo quanto riportato da La Repubblica il club di Commisso ha una preferenza: è il progetto di restyling del Franchi dell’architetto Marco Casamonti, il patron dello studio Archea con cui l'imprenditore italo-americano ha pranzato domenica. Il vecchio impianto, in alcune sue parti, è vincolato dalle Belle Arti e per questo il Comune e i viola hanno già fissato un incontro con il soprintendente Andrea Pessina già nei prossimi giorni, che però avrebbe già fatto delle aperture. E l’operazione Franchi sembra prendere quota.

Come si ridarebbe vita al Franchi? Le parti dello stadio vincolate sono le scale elicoidali, la pensilina di Nervi, le tribune. Si procederebbe quindi alla demolizione delle curve per costruire una struttura rettangolare capace di sorreggere la copertura integrale dello stadio. Un intervento che modificherà la forma a “D” del Franchi, trasformando Fiesole e Ferrovia da curve a gradinate come negli stadi di ultima generazione.

Il costo del restyling è stimato in 150 milioni di euro e la durata dei lavori in tre anni, durante i quali la Fiorentina non dovrà giocare altrove perché si procederà per gradi: si partirà dalla demolizione e dal rifacimento della Ferrovia per poi passare alla Fiesole. Durante l’incontro con Commisso, suo figlio Joseph, sua moglie Catherine e Joe Barone, Nardella ha fatto presente alla Fiorentina che si potrà eventualmente ridare nuova vita al Franchi solo tutelando gli abitanti di Campo di Marte. Ponendo alcune condizioni: primo, un parcheggio interrato. Secondo, prima dei lavori, servirà un via libera della Soprintendenza per non rischiare interruzioni a cantiere aperto. Per quanto riguarda la viabilità, l’intenzione di Palazzo Vecchio è quella di far arrivare la tramvia allo stadio entro 5-6 anni.

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