La nuova stretta decisa dal Governo in seguito all’aumento delle positività al Covid-19 dovuti alla variante Omicron ha toccato anche il mondo dello sport. Con le nuove regole, negli impianti all’aperto la capienza scenderà dal 75% attuale al 50%, tornando dunque alle percentuali di inizio stagione. I posti a sedere saranno nuovamente a scacchiera, con la conseguenza di un'inevitabile diminuzione degli incassi per le società.

Venendo al caso specifico della Fiorentina, la capienza dell’Artemio Franchi diminuirà dai circa 32mila attuali a circa 16mila. Un deficit non da poco per Dusan Vlahovic e compagni, visto l’apporto incessante portato dalla Curva Fiesole e – in parte minore - dal resto dei settori durante le partite casalinghe.

A tal proposito, sarà interessante capire quali sono le intenzioni della stessa Curva Fiesole. I gruppi organizzati del tifo viola, infatti, erano tornati negli stadi soltanto a partire dalla trasferta contro il Venezia, la prima con il 75% di capienza dopo le prime gare di campionato con il 50%.

Da valutare quale sarà la reazione degli ultras dopo il nuovo dietrofront del Governo, che li mette di fronte ad un dilemma assai complicato: continuare ad entrare negli stadi e a sostenere una Fiorentina che ha bisogno del calore dei suoi tifosi o fare un passo indietro? Una risposta, probabilmente, arriverà nei prossimi giorni.


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