I due gol consecutivi tra Sassuolo ed Empoli avevano riacceso la fiammella opaca di Giovanni Simeone, che poi aveva degenerato zittendo idealmente tutto il Franchi; dopo le due gare con Milan e Parma però, la situazione è tornata quella di qualche settimana fa. Il Cholito è invisibile, si danna l'anima per rincorrere avversari e pallone me vede poco i primi e pochissimo, ahinoi, il secondo. Ieri ha tirato un paio di volte in una bagarre a centro area, venendo murato, poi non si è più visto. Mai una sponda, uno scambio, un fallo subito per salire la squadra, per non parlare della pericolosità pressoché inesistente dalle parti di Sepe. Un confronto impietoso quello con Inglese, attaccante di mestiere e discreto livello ma niente di straordinario: il 9 del Parma ha deciso la partita, sfruttando l'unico pallone buono capitatogli in zona area di rigore. Per poi smistare un gran numero di palloni e fungere da letterale "manna dal cielo" per dei compagni, unicamente attenti a difendere lo 0-0. Sul campo il Parma ha vinto 1-0 ma tra i due attaccanti il divario è stato molto più ampio.


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