Il restyling della difesa viola: tra conferme e incertezze, il più vicino all’addio è Caceres

Caro Gian Aldo Traversi, intuisco un filo di superirorità nei confronti di noi comuni mortali sia a livello pallonaro che, più generalmente, culturale. E questo, se mi permetti, è abbastanza illogico anche perchè non sai con chi stai interloquendo.
Partiamo dall’inizio: degli opinionisti che hai considerato come verbo forse l’unico che si salva dalla battuta di Baggio ( tra i tanti che fanno i professori in TV c’è gente che non sapeva fare tre palleggi in fila con le mani in allenamento) è Bergomi anche perchè è l’unico che cerca di essere imparziale, cerca ma non sempre ci riesce nemmeno lui. Molte delle grandi valutazioni fatte dagli altri “opinionisti-verbo” le potrebbe fare chiunque con un pò di passione del calcio e di partite viste in diretta o anche solo in TV. Per cui capirai di certo che per me la parola Verbo nel calcio non esiste. E, se non ritengo possibile questo nemmeno da gente che ha praticato questo sport a livello professionistico, figurati se la posso accettare da chi scrive su giornali che io non stimo nemmeno per le posizioni sociali/politiche che prendono ! E qui non parlo dei Ferrara o Bucciantini che stimo ma di molti altri che si atteggiano a guru quando una volta inseriti nel mondo della gestione del calcio hanno miseramente fallito (ed il nome di Sconcerti ne è un esempio, ma continua a pontificare….)
Se poi butti la palla nel tuo campo, musica/cultura ( mi sono informato in rete su chi sei…) ricorda che anche tra di noi comuni mortali c’è gente che qualcosina sa, magari non ha la foto autografata e dedicata da Ornette Coleman, ma qualcosa conosce anche in campi diversi dal pallone.
Quello che, però, stride forse di più del tuo post è quando dici che ” un addetto ai lavori faccia grosse risate sulle sciocchezze dette da alcuni di noi”. Siccome per te noi siano degli ignoranti e te, invece, conosci, sei addentro alle cose, dovresti fare il contrario di due risate, cioè dovresti renderci edotti di quello che sai e degli sbagli di valutazione che facciamo in modo tale da imparare e non farne più. Ed invece la tua posizione è di “deridere” usando quell’atteggiamento di superiorità che traspare dalla prima riga che scrivi. Tra l’altro che soddisfazione trovi nel confronto con noi “ignoranti” ? perchè, invece, non provi a scambiare qualche opinione, sempre che le abbiate diverse, con i tuoi “pari grado” Ferrara o Bucciantini o Basile, ad esempio ? così anche noi potremmo imparare e crescere sportivamente, in fin dei conti perchè non utlizzare così la tanto vituperata rete ?
Finisco scusandomi di averti fatto perdere tempo leggendo post così lunghi e sicuramente per te senza senso.

Caro GAT, il buon Beppe ha espresso la sua rispettabilissima opinione e come tale, può essere discussa, ma sempre e comunque rispettata. Nessuno si dovrebbe permettere di dare del “ragliante” a qualcun altro. Discuta pure sulle idee, ma cortesemente eviti di dare giudizi su chi le esprime. Grazie

Bini, ti rispondo. Io credo che il Verbo in fatto di calcio siano gli ex giocatori in grado di esprimersi bene anche in italiano come Bergomi, come Adani, come Marocchi, come Ambrosini e pochi altri. Poi ci sono giornalisti sportivi attrezzati come Beccantini e Basile, e manche sconcerti e Ferrara che dimostrano di sapere il fatto loro. Di due di loro sono amico e tutti e quattro ci sono sempre detti stupiti del fatto che non avessi scritto di calcio.risposta semplice non mi interessa farlo.anche se sono stato costretto a gestire fino a 25 pagine di sport in un giorno.ma non è vero che uno valga uno, come dicono quegli scalcagnati dei grillini. Le interviste che ho fatto a Spalletti o a Lippi o a Prandelli o ad Antognoni sono rimaste in bacheca (del giornale) per mesi come quelle di Herbie Hancock e Cassandra Wilson (di cui conservo le foto con dedica). È fuori luogo che da addetto ai lavori mi faccia grosse risate sulle sciocchezze scritte da alcuni di voi? Il che è infinitamente meno grave della totale insipienza delle scelte di Pradè che mi hanno fatto invece venire il sangue amaro per due lunghi anni. Contentarsi di Cáceres che aldilà di un indomito spirito agonistico è una grossa dose di esperienza mostra partita per partita limiti di tecnica e di attenzione tattica e di velocità e di capacità acrobatiche è veramente da polli.

Cáceres dunque preferibile a Pezzella. Peccato che Cáceres non lo chiedano neanche in serie C. Ma lo sai di essere un gran bel ragliante, Beppe?Ogni giorno maledico 10 volte al dì il web perché dà spazio agli incartatori di prosciutto (non di Parma) che si auto eleggono opinionisti.

Io spero che resti