Juventus-Fiorentina gara valida per la terza giornata del girone di ritorno è stata diretta da Fabrizio Pasqua di Tivoli assistito da Lo Cicero e Tolfo, Calvarese VAR.

Partono in avanti i padroni di casa e già al 10' chiedono un calcio di rigore, ma Pjanic, a contrasto con Cutrone, liscia la palla e si lascia cadere. Pasqua fa proseguire e il VAR conferma la scelta dell'arbitro: l'unica cosa che manca è il cartellino per simulazione al bosniaco. Al 33' giallo per Chiesa falloso su De Ligt. Due minuti dopo ammonizione anche per Bonucci che interviene in scivolata su Cutrone; proteste vibranti del centrale bianconero, Pasqua con calma gli spiega che non poteva farne a meno. Al 39' episodio in area viola, con una violenta botta da fuori di Pjanic che va ad impattare sul braccio di uno sfortunato Pezzella. Calvarese dalla sala VAR richiama Pasqua che decide di assegnare la massima punizione. Analizzando l'episodio possiamo affermare che sì la palla impatta il braccio del capitano viola il quale però è in una posizione normale di fase difensiva e non fa nulla per colpire la palla o aumentare il proprio volume. Episodio simile e stesso arbitro a quello di Napoli-Fiorentina con il tocco di mano di Allan, in quell'occasione nonostante il VAR si decise di non assegnare il rigore ai viola.

Si passa alla ripresa e precisamente al 50' dove troviamo l'ammonizione a Ghezzal duro sulla caviglia dell'ex Cuadrado. Al 58' manca invece un'ammonizione a Ronaldo pericoloso con il gomito su Ceccherini, Pasqua interviene ma stranamente non sanzione il portoghese. Episodio chiave al 77' quando Bentancur in slalom entra in area viola e viene affrontato da Ceccherini. Il direttore di gara non ha dubbi ed assegna il calcio di rigore. Il VAR Calvarese invita il collega a rivedere l'azione oppure a valutare con certezza che il contatto non fosse avvenuto fuori area, sta di fatto che l'arbitro conferma la decisione presa in campo, che appare fin da subito assolutamente errata; infatti nello specifico Ceccherini è bravissimo a mettere il corpo fra la palla ed il suo avversario. Il rigore non c'è. Episodio che cambia la storia della gara, sei minuti di recupero che raccontano solo nervosismo in casa viola.

Prestazione imbarazzante dell'arbitro Pasqua, comportamento troppo timido per una gara di questo spessore. Permette ripetutamente le continue proteste dei bianconeri senza imporre la sua personalità, caratteristica che mostra invece con impeto al capitano Pezzella quando gli si avvicina in occasione del secondo penalty. Un comportamento iniquo evidente che spesso in queste partite condiziona e non poco i ventidue in campo.

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