Commisso ha un sogno. O meglio ha un nome, in cima ai suoi pensieri. Perché i sogni sono i nostri, non i suoi. Il nome non è né quello di Spalletti, né quello di Gattuso. Ma è un nome internazionale, un nome grosso, per ‘rilanciare’ il progetto Fiorentina. I viola, come svelato dalla voce dell’Indiscreto nel suo appuntamento con Radio Toscana, da un po’ di tempo stanno corteggiando Unai Emery, ex allenatore dell’Arsenal da poco tempo senza panchina.

Si spiegherebbe anche in questo senso il viaggio, a Londra, di qualche giorno fa da parte di Barone e di Pradè. Chiaro, non sarà una cosa facile. E soprattutto si parla di giugno. Tanto, forse troppo tempo vista la situazione attuale. Per questo, anche per questo, la Fiorentina sta prendendo tempo con Montella sperando in un ‘miracolo’ sportivo. Sperando che la situazione non precipiti con Inter e Roma. Altrimenti, se Emery dovesse promettersi, si cercherà un traghettatore, qualcuno che porti in fondo la stagione. Chissà, magari anche un uomo di fiducia del tecnico spagnolo che piace da matti alla nuova proprietà americana. Naturalmente, se la cosa dovesse andare in porto, già a gennaio i dirigenti gigliati comincerebbero a lavorare per lui, in chiave mercato, per avere ai nastri di partenza della nuova annata una Fiorentina da primi posti.

Ma torniamo all’attualità. Montella è già un ex. Purtroppo la sua avventura fiorentina è finita male. Ed è difficile capirne bene il perché. Non c’erano pressioni, non c’erano obiettivi prefissati, l’entusiasmo era alle stelle, i viola erano partiti anche bene tanto da diventare la sorpresa del campionato. Poi si è spenta la luce. E quella di oggi sembra davvero una squadra senza capo né coda, senza carattere, senza idee. Per l’Aeroplanino, se davvero dovesse finire così come sembra, diventerebbe una bocciatura difficile da digerire. Anche per la sua carriere, per il suo futuro. L’ennesima degli ultimi due anni. Dispiace, perché tutti facevamo il tifo per lui. E ad un certo punto sembrava avercela fatta. Commisso aspetterà ancora, un po’ perché non vuole avere rimpianti, un po’ per il calendario difficile, e un po’ perché di alternative vere da subito al momento non ce ne sono. Con Emery sullo sfondo. Un nome che, se davvero dovesse arrivare, cambierebbe tanto nel pianeta viola.

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