In estate avversari dentro e “fuori” dal campo: scordiamoci il calcio che è stato

Con l’avvicinarsi dell’estate in questi giorni a tenere banco tra le domande più frequenti c’è “Ma quest’anno potremmo andare al mare?” Chi non ci potrà andare saranno di sicuro i giocatori di Serie A, non almeno fino al 2 agosto (data termine della Serie A 2019/20). Se non ci saranno clamorosi ribaltoni di fronte (e a questo punto l’unico vero ostacolo sarebbe la cancellazione totale della stagione) il campionato si finirà in estate, ripartendo tra il primo e il secondo week end di giugno e finendo appunto entro il 2 agosto. Le partite di certo non saranno le stesse: senza pubblico, senza atmosfera, con le squadre che oltre all’avversario avranno da fronteggiare un altro fattore sul campo: il caldo.

Le previsioni parlano di un caldo record, con anomalie nelle temperature che saranno di 2°C più alte delle medie stagionali. Anche per questa ragione la maggior parte dei 12 turni di Serie A da giocare sarà quasi sicuramente disputato in orario serale. Senza i tifosi, senza la solita atmosfera, in un clima che potrebbe essere torrido: scordiamoci le solite partite di campionato, fino alla prossima stagione nulla sarà più come prima nel mondo del calcio.