Un'odissea per raggiungere il suo Cile, oltre trenta ore di viaggio oltreoceano per Pulgar che, dopo un avvio di stagione difficile, condizionato dalla sua positività al Covid19, sta piano piano recuperando la forma fisica migliore. Nella sfida con la sua nazionale contro il Perù il centrocampista della Fiorentina ha sbagliato pochissimo, giocando 70 minuti ad un buon livello. Il ct Rueda gli ha risparmiato gli ultimi minuti di gara, non forzando troppo la mano con un giocatore che è ancora sulla via del recupero. L'uscita con la maglia del Cile però fa ben sperare anche il neoallenatore gigliato Prandelli, che spera di recuperare quanto prima una pedina in più per la sua linea mediana. Prima però Pulgar sarà impegnato in un'altra gara con la sua Nazionale, quella in programma martedì contro il Venezuela. Tra mercoledì e giovedì è atteso il suo rientro sulle sponde dell'Arno, e da li in poi Prandelli avrà di nuovo a disposizione l'ingegnere della sua nuova Fiorentina. Di fatto nella rosa di Commisso è l'unico giocatore ad avere le caratteristiche da manovratore, da uomo davanti alla difesa capace di fungere da frangiflutti, abile a scandire i tempi di gioco. Amrabat ha provato a snaturarsi in quel ruolo, ma è pronto a lasciare il compito al compagno. Pulgar dalla sua vanta pure un piede educato, arma che la scorsa stagione ha permesso alla Fiorentina di ritrovarsi in casa un cecchino dagli undici metri, oltre ai suoi preziosi assist sui calci piazzati. Erick sta tornando, Prandelli e la Fiorentina lo aspettano.


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