Il tecnico del Benevento Filippo Inzaghi, durante le interviste a SkySport nel post partita di Benevento-Atalanta, nell'analizzare l'annata dei campani ha affrontato tanti temi arrivando a parlare anche della Fiorentina di Cesare Prandelli. Queste le sue parole: "Oggi erano tanti gli assenti, ma la squadra è stata brava. Abbiamo rischiato di essere pericolosi in due ripartenze sull'1-1 e poi abbiamo preso gol. Il secondo gol non è da subire perché eravamo messi meglio. Sull'1-1 la squadra ha fatto bene e ha dato tutta sé stessa. Poi è chiaro che l'Atalanta fa dei cambi ed è devastante. Noi abbiamo fatto tre partite in sei giorni con 10-12 assenti, ma sono felice perché ho fatto giocare tanti ragazzi. Era chiaro che potessimo pagare qualcosa, ma abbiamo fatto una buona gara. Siamo stati in partita fino al 2-1. Lì dovevamo essere più bravi, ma capita. Com'è per noi affrontare l'Atalanta? "E' improponibile per una squadra medio-piccola giocare tre partite in sei giorni. L'Atalanta è la squadra che mi ha impressionato più di tutti, ha dei cambi incredibili e una fisicità da Champions League. Mi sarebbe piaciuto giocarmela al completo, come fatto con la Lazio e con la Juve. Siamo stati in partita fino al 2-1. Non meritavamo di subire tanti gol, ma mi tengo le cose positive. Classifica ok, salvezza tranquilla? Conosco bene la Serie A, ci sono squadre che hanno chiuso il girone d'andata con 25-26 punti e poi si sono salvate all'ultima giornata. Non dobbiamo pensare di aver fatto tanto. Ce lo godiamo perché non ce l'aspettavamo, ma dobbiamo continuare con questo spirito. Io sono comunque soddisfatto perché ce la siamo giocata a viso aperto contro l'Atalanta. Ora speriamo di recuperare qualcuno. Abbiamo perso anche Caprari poco prima della partita, ora rientrerà Caldirola. A priori non firmo mai niente, nel senso che mi piacerebbe soffrire meno. Ma se penso da dove siamo partiti mi piacerebbe anche salvarmi all'ultima giornata. Salvarsi sarebbe il nostro scudetto e sarà complicato, al di là della classifica che abbiamo, perché dietro di noi ci sono squadre come Torino e Fiorentina che non c'entrano nulla con la salvezza. Se abbiamo questo spirito possiamo rendere la vita difficile a tutti".


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