Joao Pedro, attaccante del Cagliari, è tornato a parlare delle squalifica per doping e della partita contro la Fiorentina giocata due mesi dopo la morte di Davide Astori. Queste le sue parole nel corso di un'intervista all'Unione Sarda: "Mi ritorna in mente il momento in cui mi venne dato l’ok per giocare contro la Fiorentina, tra la fine della sospensione e l’inizio del processo per doping. Andai in campo a Firenze per aiutare i miei compagni, ma dopo ero come sotto shock: ho avuto davvero paura di ciò che sarebbe potuto succedere, era appena morto Davide Astori e non facevo altro che pensare alla sua famiglia: ho riflettuto tanto, pensando che da un momento all'altro sarebbe potuto finire tutto. La vicenda della squalifica mi ha insegnato che bisogna sempre dare tutto, in ogni circostanza. Alla fine quella sostanza proibita c’era… non sarebbe dovuta esserci. Da non colpevole, sono rimasto fermo sei mesi: una macchia che rimarrà per sempre".







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