Aleksandr Kokorin sarà la scommessa in questo girone di ritorno della Fiorentina. Ne abbiamo sentito parlare in lungo e in largo, dalle capacità tecniche del russo in campo, alle vicende che riguardano la sua vita privata. C'è chi è scettico sul suo conto, visti gli ultimi anni poco esaltanti dell'attaccante ex Spartak Mosca, ma soprattutto rimane il dubbio sul suo immediato inserimento all'interno dello scacchiere tattico di Prandelli.

Acquistare un giocatore di trent'anni, che ha sempre giocato in patria, in un campionato certamente non esaltante come il nostro, può legittimamente destare qualche dubbio nelle menti dei tifosi viola. Si tratta infatti di una vera e propria scommessa fatta da Pradè, che solo il campo potrà decretare come vincente o meno.

Ma visto l'azzardo, non si potevano scommettere le fiches di Rocco Commisso diversamente? Circa un mese fa si è conclusa infatti la vicenda che riguardava un altro attaccante della Fiorentina, ovvero Pedro, in prestito al Flamengo. Il club di Rio de Janeiro ha esercitato la clausola per trattenerlo in Brasile, e la Fiorentina ha incassato, senza chiedersi se poteva valer la pena puntare di nuovo sul giovane centravanti. Scommessa per scommessa, perchè non dar fiducia ad un giocatore che in patria ha stupito tutti, conquistandosi anche la maglia verdeoro? Per di più Pedro ha appena 23 anni e un futuro certamente più duraturo davanti a sè. Ma ormai la scelta è stata fatta, e dai piedi di Kokorin dipenderà l'esito dell'azzardo della società gigliata.

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